Quando il pet shop è una boutique

Via Roma, 106 05100 Terni TR

Ecco un pet shop che sembra proprio di nobili origini con una simpatica corona reale che svetta sull’insegna. Il Royal Pet è ubicato nella magica Umbria, a Terni nella la città che diede i natali a San Valentino, e insomma rappresenta il posto ideale per rinnovare quell’amore genuino che si dona solo agli amici migliori dell’uomo. La formula vincente per questo esercizio, si dota di alcuni elementi chiave, come il supporto della famiglia, la massima dedizione e tanto sacrificio, che tal volta comporta anche delle rinunce, ma la grande soddisfazione sono “le feste” dei cuccioli quando entrano nel negozio di Enrico. Contano poi gli ambienti curati e puliti e senz’altro la fortuna degli affari viene, da sempre, anche grazie a una bella passeggiata nel salotto buono della città.

Enrico Parisi, lei è il titolare del Royal Pet di Terni, ci teniamo a ringraziarla per questa opportunità che abbiamo avuto di intervistarla. Il suo è un negozio magnifico, attento ai dettagli e davvero grazioso, la si direbbe una vera e propria boutique per i nostri amici più fidati. Partiamo dal suo logo, una corona reale che capeggia su un adorabile gattino e un cucciolo di cane, il tutto contornato dalle iconiche impronte delle zampe. Cosa l’ha portata alla scelta di questo particolare logo?

Con questo logo abbiamo voluto caratterizzare il nostro Pet Store, la scelta del gattino e del cane indica chiaramente quali animali trovano presso il nostro punto vendita quanto loro necessario. La corona reale indica invece il fatto che ogni proprietario e ogni animale che entrano qui da noi sono considerati come un re o regina.

È così avvincente, colpisce subito all’occhio perché esprime sensibilità e ruoli del mondo Pet, c’è qualcuno che si è dedicato allo studio del logo in particolare?

Il nostro logo è frutto della collaborazione fra me e mia moglie, che da sempre, con il suo gusto, mi aiuta a rendere di continuo più bello ed attrattivo il nostro negozio.

Si è rivolto a uno studio grafico in particolare, per il logo oppure per sviluppare una linea di comunicazione del suo negozio?

Per nostra scelta, abbiamo deciso di sviluppare in proprio il logo e la linea di comunicazione relativa al nostro negozio, sfruttando le mie conoscenze di marketing e di comunicazione.

Oltre al logo, bellissimo, la sua insegna è sormontata da un capitello storico, viene da pensare che il suo Pet store sia ubicato in un negozio antico, come ha scelto questo esercizio in particolare?

Fin dall’inizio della nostra avventura nel mondo del Pet, avevamo deciso di dare un mood “diverso” al nostro negozio, sfruttando un locale che non fosse per nulla “ordinario” ma che già racchiudesse in esso alcune caratteristiche di eleganza.

E dove si trova il negozio, è una via di passeggio? Si accede facilmente anche con le macchine o ci sono dei parcheggi vicini?

Proprio perché il nostro negozio, si trova nel centro storico della città, la nostra attività a differenza di molti altri negozi del settore viene giornalmente vista dalle persone che amano passeggiare a piedi con il proprio cane nel “salotto buono” della città.

Lei ha la fortuna di possedere due piccole vetrine a sinistra e a destra dell’ingresso, che tipo di effetto sortiscono nella sua clientela? Sono davvero magnetiche.

Le vetrinette che si trovano ai lati dell’ingresso del negozio, da sempre rappresentano una vera attrattiva. Molti si fermano a guardare e a fotografare gli articoli esposti.

Ma insomma, il suo è proprio un negozio che invita la clientela ad entrare dentro, anche gli interni sono estremamente curati e c’è questo stupendo tappeto rosso degno di una cerimonia di Re Carlo, come ha pensato all’arredo dei suoi spazi si è fatto aiutare da un interior designer oppure c’è qualcuno di sua conoscenza che ha la vena giusta come la sua compagna?

Da sempre la guida rossa, il tappeto, è presente nel nostro negozio. Là dove chi arriva deve essere degnamente ricevuto. E per questo motivo abbiamo pensato di arricchire l’interno del negozio stendendo questo importante accessorio.

Cosa l’ha portata a iniziare questa avventura professionale? Quali sono le cause e l’incipit della sua impresa, ci racconti il contesto fin dagli inizi e poi come è modificato il suo atteggiamento verso questa impresa.

Ho iniziato tardi questa mia nuova avventura professionale, dopo aver svolto per oltre trent’anni una professione ben diversa, occupandomi di farmaci per alcune importanti aziende farmaceutiche italiane ed internazionali. Amando da sempre il mondo del Pet, ho quindi deciso di mollare la mia precedente vita e mi sono buttato in questo splendido settore. Sono cinque anni che svolgo questo lavoro e mi sono ambientato.

Che anno era quando ha cominciato e c’è stato qualcuno che si è prestato per aiutarla? E chi, in particolare, le ha dato il conforto necessario per superare eventuali difficoltà nelle fasi iniziali?

La mia avventura è iniziata nel lontano 2017 e da sempre ho avuto il supporto morale ed anche organizzativo da parte della mia famiglia ed in particolare di mia moglie.

Quanti dipendenti ha avuto? E quanti ne ha tuttora? E, soprattutto, ha incontrato delle difficoltà a reperire personale abbastanza qualificato? Ha dovuto formarli, c’è qualcuno che se ne andato oppure sono dipendenti, diciamo, fedeli da sempre?

Trattandosi di un negozio di vicinato e non di un grande negozio di GDO ho preferito lavorare da solo, facendo sempre forza solo su me stesso. Vista la difficoltà di trovare personale già formato ed esperto ed i costi economici del personale e della sua formazione, ripeto, ho sempre preferito fare da solo, anche se ciò mi costa molto da un punto di vista personale.

Lei si occupa in modo particolare di accessori, e offre una scelta davvero vasta in questo senso. Quali sono i prodotti che tratta di più nello specifico?

Diciamo subito che gli accessori e l’abbigliamento rappresentano la parte più importante del mio negozio, anche se la mangimistica rappresenta pur sempre una fetta molto importante.

Quali sono i prodotti che reputa fra i più richiesti? E i periodi in cui vanno per la maggiore?

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Enrico Parisi
  • Enrico Parisi